Quando Galilei avanzò le sue correzioni di supporto alla teoria copernicana
Eliocentrica ( il Sole era fermo e la
terra e gli altri pianeti, giravano intorno ad esso ), in contrapposizione
alla teoria Geocentrica ( la terra ferma
ed il Sole e gli altri pianeti giravano intorno ad essa ), fu inquisito dal
Sant’Uffizio che considerò lui e le sue teorie, eretiche; per questo fu
condannato al carcere a vita, condanna poi trasformata in arresti domiciliari,
che dovette scontare nella propria villa di Arcetri. Inoltre fu condannato a
recitare preghiere quotidiane per tre anni e dovette pronunciare un atto di
abiura.
Oggi tutti noi, possiamo sorridere di quelle accuse, e affermare che
Galilei, aveva ragione, semplicemente perché conosciamo. Oggi tutti
sanno che il Sole è fermo e la terra gli gira intorno. Nel 1500 invece, ai
tempi di Galileo egli, nonostante avesse ragione, fu considerato un matto dal
popolo e un eretico dalla chiesa.
La conoscenza è alla base della corretta scelta e
del giudizio.
Dico questo perché, se oggi almeno in questa fase, sono costretto a
mantenere l’anonimato, è perché certamente molti di voi lettori, non crederanno
a quanto sto scrivendo su questo blog. Lo capisco. In realtà anch’io fino a tre
o quattro anni fa, avrei avuto qualche difficoltà a crederci. Allo stesso modo,
non mi va di passare per paranoico o peggio ancora per matto con manie di
persecuzione. Anche perché so bene che i gruppi di Gang Stalking, vogliono esattamente
questo. Non lo sono! Anzi, mi ritengo una persona equilibrata e razionale ed è
per questa ragione che ho deciso di approfondire e scandagliare il più
possibile questo fenomeno, prima di venire allo scoperto in prima persona,
parlarne, espormi e denunciare.
LA MIA ESPERIENZA CON IL “GANG
STALKING”
Come ho già accennato in un precedente post, la mia esperienza con il Gang
Stalking nasce qualche anno fa. Dico “qualche”
perché è difficile identificare con chiarezza un inizio temporale del fenomeno.
Ho sempre condotto una vita del tutto normale. Nessuna appartenenza a partiti
politici, associazioni o organizzazioni, tranne un paio di Ordini Professionali.
Fedina penale immacolata e un’etica basata sul rispetto di tutti affinché tutti
mi rispettino. La differenza sostanziale fra il prima che tutto questo
iniziasse e il dopo, credo sia legata al fatto che in quel periodo cambiai
città ed iniziai a vivere da solo. Dopo avere rotto la relazione con la mia
compagna, decisi di prendere casa da solo in un’altra città.
STALKING:” UN ATTACCO IN
CRESCENDO GRADUALE”
Come dicevo, mi trasferii in un’altra città e presi casa da solo. Ricordo
che inizialmente lo “Stalking” cominciò in maniera molto lenta, subdola e
graduale ed interessò soprattutto il piano professionale. Nonostante inviassi
moltissimi CV con GMAIL e nonostante
avessi alle spalle esperienza e curriculum di tutto rispetto, nessuno mi
rispondeva o chiamava al telefono. Ricordo che un giorno decisi di vendere
l’auto. Immaginate di avere un’auto usata del valore commerciale (stimato quattro ruote), di 5.000 euro. Misi
l’annuncio sui principali siti per 5000 euro. Nessuno mi telefonò. Dopo un mese
abbassai il prezzo a 4000. Poi a 2000 e poi a 1000. Erano trascorsi 6 mesi e
nessuno, sottolineo nessuno mi aveva telefonato. Nemmeno una telefonata
informativa per avere ulteriori dettagli. Strano no ? Certo iniziarono a
drizzarsi le antenne. Qualcosa non quadrava. Il tempo passava e lo Stalking
aumentava “gradualmente”.
STALKING:”UN FENOMENO
INTERNAZIONALE”
Quello che ho potuto capire in questi anni è che il Gang Stalking, non è solo
un fenomeno circoscritto all’Italia o comunque solo a una nazione. Questi
gruppi, sono per lo meno, interconnessi a livello Europeo. Nel 2012 infatti,
vedendo che le cose non si smuovevano, decisi di trasferirmi a ***. Pensavo che
nel nord-Europa, le cose sarebbero state diverse. Invece, sorprendentemente,
subii ostacoli e stalking anche lì. Nessuna azienda mi telefonò, eppure inviai (sempre con GMAIL) e lasciai in giro, brevi-manu centinaia di CV. Tentai anche
di fare il cameriere. Lo avevo fatto quando ero studente all’Università. Trovai
un ristorante che mi prese. La prima settimana fu perfetta. Io ero contento e
loro pure. Un giorno, di domenica, ricordo andai a lavoro al ristorante e
trovai un party. Mi dissero che
avevano dovuto organizzarlo in fretta e furia per il compleanno di un bambino.
C’erano circa 60 persone ai tavoli, più i bambini che saltavano e giocavano
dappertutto. Al momento della cena, i tavoli vennero divisi fra noi tre
camerieri. Nella mia area del ristorante, mi recai ai tavoli per prendere le
ordinazioni. Notai che gli ospiti sorridevano sotto i baffi e la cosa mi
insospettì. Dopo aver preso scrupolosamente
(sono sempre stato un tipo molto preciso), le ordinazioni, le portai in
cucina. Quando iniziarono a uscire i piatti e li portavo di volta in volta ai
tavoli, i clienti iniziarono a dire:”Ma io avevo ordinato la scaloppina al limone e non una pasta al pomodoro”. “Un’altra
diceva...ma io ho ordinato una insalata e non il pesce”. Il proprietario,
ovviamente si arrabbiò molto e nonostante io tentassi di spiegare che avevo
preso gli ordini in maniera corretta, fui licenziato.
“INIZIA IL “GANG STALKING
CON IL RUMORE”
A fine anno lasciai la città. Nonostante gli ostacoli, riuscivo comunque ad
andare avanti ed a lavoricchiare. Gradualmente, iniziarono allora ad attaccarmi
con il “rumore”. Il Gang Stalking
del rumore può, a mio giudizio, essere attuato solo se si vive da soli. Avere
in casa un’altra persona, comporta infatti, il rischio per gli Stalker di
essere denunciati da due o più persone e quindi, subire un processo penale con
esito, molto probabilmente di condanna. Personalmente
non volevo e non voglio, che un gruppo di fragili imbecilli con seri problemi mentali
e sociali, condizionassero e condizionino la mia vita. Decisi quindi di
continuare a vivere da solo. I rumori, come già spiegato in precedenza, sono
attuati in modo da non poter essere individuati facilmente dalla Polizia e non
essere denunciati da parte della vittima.
Riporto di seguito quanto scritto nel post in precedenza:
Campagne di rumore: Fare rumore tutto il giorno. Disturbare il bersaglio mentre dorme (ad esempio,
attraverso il rumore eccessivo). Cercare di svegliare il bersaglio di notte tutte
le volte che è possibile. Fare in modo che ci siano persone che gridano fuori
dalla casa del bersaglio. Numerosi veicoli fanno rumore attraverso lo stridio
degli pneumatici, suonando il clacson e andando in giro per la zona. Le
campagne di rumore negli appartamenti includeranno: Bussare sulle pareti nel
mezzo della notte. Lasciare i rubinetti aperti, martellare, rumori provenienti
dagli appartamenti superiori e / o inferiori, ed eventualmente dagli
appartamenti su entrambi i lati. Idealmente, i rumori sono programmati in base
all’attività del bersaglio, ad esempio: quando un bersaglio va fuori (per
esempio in giardino), quando un bersaglio tira lo sciacquone in bagno, quando
un bersaglio apre il rubinetto dell’acqua, quando un bersaglio cammina vicino a
una finestra.
Esattamente così.
Fra l’altro non è che io sia
un tonto o uno zuccherino. So farmi rispettare adesso come in passato. Ma
purtroppo in questi casi, gli appartamenti limitrofi venivano sempre affittati a
soggetti fragili, ad esempio a mamma e figlia (stranissime ed orrende fuori e dentro), oppure ad un anziano
polacco (idem), e fra l’altro era
difficilissimo vederli fuori casa. Quasi impossibile. Si vedeva benissimo che
avevano avuto l’ordine di non entrare in contatto con me. Ma cosa fai, oltre a
chiedergli cortesemente e poi duramente, di non fare rumore la notte ed a
chiamare la Polizia più volte ? Spaccargli la faccia ? Per poi prendermi una
denuncia penale ? ESATTAMENTE QUELLO CHE LORO VOGLIONO PER POI SCREDITARTI.
Ovvio che la strategia deve essere un’altra e non può prescindere dall’avere una collaborazione attiva e fattiva, con le Forze dell’Ordine e con i Servizi Segreti. Da soli non si riesce a combatterli, proprio perché essi sono dei vigliacchi. Come le iene riescono a muoversi e ad attuare, solo in branco. Dobbiamo quindi, denunciare, denunciare e denunciare e tutti insieme, Carabinieri e vittime, collaborare per identificare e punire con il carcere questi soggetti e così sarà.
Ovvio che la strategia deve essere un’altra e non può prescindere dall’avere una collaborazione attiva e fattiva, con le Forze dell’Ordine e con i Servizi Segreti. Da soli non si riesce a combatterli, proprio perché essi sono dei vigliacchi. Come le iene riescono a muoversi e ad attuare, solo in branco. Dobbiamo quindi, denunciare, denunciare e denunciare e tutti insieme, Carabinieri e vittime, collaborare per identificare e punire con il carcere questi soggetti e così sarà.
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