sabato 6 giugno 2015

LA MIA ESPERIENZA CON I "GANG STALKERS"




Quando Galilei avanzò le sue correzioni di supporto alla teoria copernicana Eliocentrica ( il Sole era fermo e la terra e gli altri pianeti, giravano intorno ad esso ), in contrapposizione alla teoria Geocentrica ( la terra ferma ed il Sole e gli altri pianeti giravano intorno ad essa ), fu inquisito dal Sant’Uffizio che considerò lui e le sue teorie, eretiche; per questo fu condannato al carcere a vita, condanna poi trasformata in arresti domiciliari, che dovette scontare nella propria villa di Arcetri. Inoltre fu condannato a recitare preghiere quotidiane per tre anni e dovette pronunciare un atto di abiura. 

Oggi tutti noi, possiamo sorridere di quelle accuse, e affermare che Galilei, aveva ragione, semplicemente perché conosciamo. Oggi tutti sanno che il Sole è fermo e la terra gli gira intorno. Nel 1500 invece, ai tempi di Galileo egli, nonostante avesse ragione, fu considerato un matto dal popolo e un eretico dalla chiesa. 

La conoscenza è alla base della corretta scelta e del giudizio. 

Dico questo perché, se oggi almeno in questa fase, sono costretto a mantenere l’anonimato, è perché certamente molti di voi lettori, non crederanno a quanto sto scrivendo su questo blog. Lo capisco. In realtà anch’io fino a tre o quattro anni fa, avrei avuto qualche difficoltà a crederci. Allo stesso modo, non mi va di passare per paranoico o peggio ancora per matto con manie di persecuzione. Anche perché so bene che i gruppi di Gang Stalking, vogliono esattamente questo. Non lo sono! Anzi, mi ritengo una persona equilibrata e razionale ed è per questa ragione che ho deciso di approfondire e scandagliare il più possibile questo fenomeno, prima di venire allo scoperto in prima persona, parlarne, espormi e denunciare.

LA MIA ESPERIENZA CON IL “GANG STALKING”

Come ho già accennato in un precedente post, la mia esperienza con il Gang Stalking nasce qualche anno fa. Dico “qualche” perché è difficile identificare con chiarezza un inizio temporale del fenomeno. Ho sempre condotto una vita del tutto normale. Nessuna appartenenza a partiti politici, associazioni o organizzazioni, tranne un paio di Ordini Professionali. Fedina penale immacolata e un’etica basata sul rispetto di tutti affinché tutti mi rispettino. La differenza sostanziale fra il prima che tutto questo iniziasse e il dopo, credo sia legata al fatto che in quel periodo cambiai città ed iniziai a vivere da solo. Dopo avere rotto la relazione con la mia compagna, decisi di prendere casa da solo in un’altra città.

STALKING:” UN ATTACCO IN CRESCENDO GRADUALE”

Come dicevo, mi trasferii in un’altra città e presi casa da solo. Ricordo che inizialmente lo “Stalking” cominciò in maniera molto lenta, subdola e graduale ed interessò soprattutto il piano professionale. Nonostante inviassi moltissimi CV con GMAIL e nonostante avessi alle spalle esperienza e curriculum di tutto rispetto, nessuno mi rispondeva o chiamava al telefono. Ricordo che un giorno decisi di vendere l’auto. Immaginate di avere un’auto usata del valore commerciale (stimato quattro ruote), di 5.000 euro. Misi l’annuncio sui principali siti per 5000 euro. Nessuno mi telefonò. Dopo un mese abbassai il prezzo a 4000. Poi a 2000 e poi a 1000. Erano trascorsi 6 mesi e nessuno, sottolineo nessuno mi aveva telefonato. Nemmeno una telefonata informativa per avere ulteriori dettagli. Strano no ? Certo iniziarono a drizzarsi le antenne. Qualcosa non quadrava. Il tempo passava e lo Stalking aumentava “gradualmente”.

STALKING:”UN FENOMENO INTERNAZIONALE”

Quello che ho potuto capire in questi anni è che il Gang Stalking, non è solo un fenomeno circoscritto all’Italia o comunque solo a una nazione. Questi gruppi, sono per lo meno, interconnessi a livello Europeo. Nel 2012 infatti, vedendo che le cose non si smuovevano, decisi di trasferirmi a ***. Pensavo che nel nord-Europa, le cose sarebbero state diverse. Invece, sorprendentemente, subii ostacoli e stalking anche lì. Nessuna azienda mi telefonò, eppure inviai (sempre con GMAIL) e lasciai in giro, brevi-manu centinaia di CV. Tentai anche di fare il cameriere. Lo avevo fatto quando ero studente all’Università. Trovai un ristorante che mi prese. La prima settimana fu perfetta. Io ero contento e loro pure. Un giorno, di domenica, ricordo andai a lavoro al ristorante e trovai un party. Mi dissero che avevano dovuto organizzarlo in fretta e furia per il compleanno di un bambino. C’erano circa 60 persone ai tavoli, più i bambini che saltavano e giocavano dappertutto. Al momento della cena, i tavoli vennero divisi fra noi tre camerieri. Nella mia area del ristorante, mi recai ai tavoli per prendere le ordinazioni. Notai che gli ospiti sorridevano sotto i baffi e la cosa mi insospettì. Dopo aver preso scrupolosamente (sono sempre stato un tipo molto preciso), le ordinazioni, le portai in cucina. Quando iniziarono a uscire i piatti e li portavo di volta in volta ai tavoli, i clienti iniziarono a dire:”Ma io avevo ordinato la scaloppina al  limone e non una pasta al pomodoro”. “Un’altra diceva...ma io ho ordinato una insalata e non il pesce”. Il proprietario, ovviamente si arrabbiò molto e nonostante io tentassi di spiegare che avevo preso gli ordini in maniera corretta, fui licenziato.

“INIZIA IL “GANG STALKING CON IL RUMORE”

A fine anno lasciai la città. Nonostante gli ostacoli, riuscivo comunque ad andare avanti ed a lavoricchiare. Gradualmente, iniziarono allora ad attaccarmi con il “rumore”. Il Gang Stalking del rumore può, a mio giudizio, essere attuato solo se si vive da soli. Avere in casa un’altra persona, comporta infatti, il rischio per gli Stalker di essere denunciati da due o più persone e quindi, subire un processo penale con esito, molto probabilmente di condanna. Personalmente non volevo e non voglio, che un gruppo di fragili imbecilli con seri problemi mentali e sociali, condizionassero e condizionino la mia vita. Decisi quindi di continuare a vivere da solo. I rumori, come già spiegato in precedenza, sono attuati in modo da non poter essere individuati facilmente dalla Polizia e non essere denunciati da parte della vittima.

Riporto di seguito quanto scritto nel post in precedenza:

Campagne di rumore: Fare rumore tutto il giorno. Disturbare il bersaglio mentre dorme (ad esempio, attraverso il rumore eccessivo). Cercare di svegliare il bersaglio di notte tutte le volte che è possibile. Fare in modo che ci siano persone che gridano fuori dalla casa del bersaglio. Numerosi veicoli fanno rumore attraverso lo stridio degli pneumatici, suonando il clacson e andando in giro per la zona. Le campagne di rumore negli appartamenti includeranno: Bussare sulle pareti nel mezzo della notte. Lasciare i rubinetti aperti, martellare, rumori provenienti dagli appartamenti superiori e / o inferiori, ed eventualmente dagli appartamenti su entrambi i lati. Idealmente, i rumori sono programmati in base all’attività del bersaglio, ad esempio: quando un bersaglio va fuori (per esempio in giardino), quando un bersaglio tira lo sciacquone in bagno, quando un bersaglio apre il rubinetto dell’acqua, quando un bersaglio cammina vicino a una finestra.

Esattamente così.

Fra l’altro non è che io sia un tonto o uno zuccherino. So farmi rispettare adesso come in passato. Ma purtroppo in questi casi, gli appartamenti limitrofi venivano sempre affittati a soggetti fragili, ad esempio a mamma e figlia (stranissime ed orrende fuori e dentro), oppure ad un anziano polacco (idem), e fra l’altro era difficilissimo vederli fuori casa. Quasi impossibile. Si vedeva benissimo che avevano avuto l’ordine di non entrare in contatto con me. Ma cosa fai, oltre a chiedergli cortesemente e poi duramente, di non fare rumore la notte ed a chiamare la Polizia più volte ? Spaccargli la faccia ? Per poi prendermi una denuncia penale ? ESATTAMENTE QUELLO CHE LORO VOGLIONO PER POI SCREDITARTI. 

Ovvio che la strategia deve essere un’altra e non può prescindere dall’avere una collaborazione attiva e fattiva, con le Forze dell’Ordine e con i Servizi Segreti. Da soli non si riesce a combatterli, proprio perché essi sono dei vigliacchi. Come le iene riescono a muoversi e ad attuare, solo in branco. Dobbiamo quindi, denunciare, denunciare e denunciare e tutti insieme, Carabinieri e vittime, collaborare per identificare e punire con il carcere questi soggetti e così sarà.

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