sabato 30 settembre 2017

IL GANG STALKING TENDE A COLPIRE ANCHE LA SFERA AFFETTIVA E DI RELAZIONE AL FINE DI ISOLARE LA VITTIMA



Una delle strategie messe in atto dai gruppi di gang stalking è quella di tentare il maggiore isolamento possibile della vittima. L'isolamento della vittima, infatti, rende difficile la denuncia e la verifica delle prove per assenza di testimoni. Qualora, quindi, la vittima sia sposata, si metteranno in atto strategie mirate ad indurre il divorzio; qualora la vittima sia fidanzata si metteranno in atto strategie mirate ad indurre la rottura della relazione sentimentale ed infine, qualora la vittima sia single si metteranno in atto strategie mirate ad impedire la formazione di un eventuale nuovo rapporto di coppia.

Interessante, in particolare è la strategia messa in atto nel terzo caso. Al fine di farvi capire come operano questi gruppi, porterò un esempio pratico che certamente renderà più agevole la comprensione del loro modus operandi. Prenderò ad esempio, come vittima, un uomo, ma potrebbe anche essere una donna ( anche se in questo ultimo caso la strategia sarebbe leggermente diversa ).

Immaginate di passeggiare da soli per le vie del centro. Una ragazza che vi piace e che non conoscete, sta guardando una vetrina. Voi vi avvicinate e gentilmente, magari con una scusa, iniziate a parlarle ed a conoscerla. Dopo un po' che state chiacchierando, le offrite di fare una passeggiata insieme oppure di andare a prendere un caffè in un bar del centro, magari all'aperto. La ragazza accetta. 

In questa prima fase, i gruppi di stalking non si sono ancora organizzati per "attaccarvi" ( questo spiega il fatto che i membri di questi gruppi, non operano in autonomia ma attendono ordini dall'alto e sono quindi, organizzati ) e quindi, siete liberi di conversare. Il feedback positivo della ragazza conosciuta sarà, probabilmente, la dimostrazione che ancora non siete stati "attaccati". 

Immaginate di sedervi ai tavolini di un bar all'aperto. La ragazza appena conosciuta è divertita e rilassata. In breve, giungono due donne (del gruppo di gang stalking) e si siedono accanto a voi, di modo che lo sguardo di almeno una di loro, incroci quello della donna che avete appena conosciuto.

Voi continuate a parlare con la ragazza e le donne del gruppo di stalking conversano fra di loro. Non appena volgete lo sguardo, la donna del grippo di stalking, guarda la ragazza e fissandola negli occhi, fa un rapido NO con la testa, come a volerla mettere sull'allerta sul fatto che potrebbe essere in pericolo con voi.

Ora, provate a mettervi nei panni di una ragazza che avete appena conosciuto. Già nella nostra società occidentale i mass-media passano tutto il tempo ad incutere terrore e paura nei cittadini, con notizie di stupri, assassini e chi più ne ha più ne metta, figuriamoci che cosa può passare nella mente di una donna, quando un'altra donna gli fa NO con la testa, mentre sta parlando con uno sconosciuto. Certamente penserà che quella donna che non conosce, voglia metterla in allarme (per solidarietà femminile) nei confronti di quell'uomo appena conosciuto.

Il feedback della ragazza nei vostri confronti, infatti, a seguito di questi atteggiamenti delle donne del gruppo di stalking, tenderà a cambiare dal positivo al negativo. Questo lo percepirete immediatamente e da un momento all'altro. Qualora deciderete, dopo il caffè di fare una passeggiata insieme, il gruppo di stalking tenderà ad incrociare lo sguardo della ragazza, ( con altri soggetti diversi dalle due donne sedute accanto a voi al Bar ) da voi appena conosciuta ed a ripetere "l'inoculo del dubbio" amplificandolo.

In pratica questi gruppi, in questo caso, faranno leva sulle paure della donna ed al contempo sulla sua "falsa percezione" di una "presunta solidarietà femminile". Essendo un "primo incontro" sarà molto probabile che questi dubbi e queste paure prevarranno sulla ragazza rispetto al desiderio di conoscervi meglio (la quale non riuscirà mai a comprendere che si tratta di targeted individual e che la vera vittima siete voi) con conseguente improbabilità di un secondo incontro.